Gli apparecchi acustici sono dispositivi medici ad altissima tecnologia completamente regolabili e personalizzabili in base alla perdita uditiva e alle esigenze del paziente.
L’applicazione dell’apparecchio acustico, richiede una profonda preparazione tecnica e audiologica del personale, sia in fase diagnostica che terapeutica, per sfruttare a pieno le potenzialità offerte dalla tecnologia.
Ogni perdita di udito, o ipoacusia, è infatti diversa. Alcune persone presentano una perdita uditiva per le alte frequenze, altre per le frequenze medie o basse. Per questo l’apparecchio acustico, grazie al lavoro del tecnico audioprotesista, amplifica solo ciò che la persona ha bisogno di sentire meglio, attraverso una personalizzazione che si basa sul profilo uditivo di ognuno.
Come funzionano gli apparecchi acustici ?
Gli apparecchi acustici moderni vanno ben oltre l’amplificazione, nel tentativo di rendere nuovamente udibili i suoni andati persi a causa dell’ipoacusia. Possono enfatizzare i suoni provenienti da direzioni specifiche o di un tipo specifico, escludere il rumore o comprimere le frequenze per renderli nuovamente udibili – tutto questo viene fatto automaticamente dall’apparecchio acustico, che riconosce e si adatta automaticamente alla situazione in cui si trova chi lo indossa.
Caratteristiche degli apparecchi acustici di ultima generazione
- ascolto tridimensionale focalizzato sulla parola con attenuazione dei rumori di fondo;
- qualità ad alta fedeltà con riduzione dello sforzo di ascolto;
- connettività wireless con telefono, smartphone, tv, pc;
- gamma di applicazione per tutte le sordità;
- ampia scelta di modelli di minimo o nullo impatto estetico;
- batterie ricaricabili;
Quale apparecchio scegliere?
Le difficoltà dell’udito sono differenti per ciascuna persona e per questa ragione non esiste un apparecchio unico e valido per tutti.
Gli apparecchi acustici vanno infatti scelti affidandosi ai consigli e alla professionalità del tecnico audioprotesista.
Per raggiungere un buon risultato di personalizzazione si utilizzano potenti software che, partendo dai dati audiologici del paziente, dallo stile di vita e dalle sue abitudini di ascolto, suggeriscono all’audioprotesista la regolazione di partenza dell’apparecchio acustico. Questo è solo il primo passo della regolazione, perché è indispensabile tenere conto sia delle osservazioni del paziente che del suo grado di abitudine all’ascolto amplificato.
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